Papa Francesco e la letteratura Latinoamericana

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In ’Amoris laetitia Papa Francesco  cita lo scrittore agnostico argentino Borges, di cui era profondo estimatore, facendo riferimento alle diverse situazioni familiari che si ricreano sotto ogni tetto. «Le due case che Gesù descrive, costruite sulla roccia o sulla sabbia (cfr Mt 7,24-27), rappresentano tante situazioni familiari, create dalla libertà di quanti vi abitano, perché, come scrive il poeta, “ogni casa è un candelabro”». Tale è l’amore di papa Francesco per questo autore che, quando da giovane sacerdote insegnava Letteratura a Santa Fe presso il Colegio de la Inmaculada Concepción, lo invitò a tenere ai ragazzi del Collegio una lezione di letteratura gauchesca.  «Ogni casa è un candelabro».  Jorge Luis Borges, “Calle desconocida”,

Nella stessa  Esortazione Apostolica post-sinodale Bergoglio evoca altri due scrittori  della geografia latinoamericana :  La cortesia «è una scuola di sensibilità e disinteresse» che esige dalla persona che «coltivi la sua mente e i suoi sensi, che impari ad ascoltare, a parlare e in certi momenti a tacere» .Octavio Paz, La llama doble.  Dopo averlo citato nel discorso ai vescovi riuniti nella cattedrale di Città del Messico, durante il suo viaggio in Sud America, Bergoglio menziona nuovamente Paz, premio Nobel per la letteratura nel 1990 – considerato il più grande poeta di lingua spagnola della seconda metà del Novecento – per alludere al concetto di cortesia che va tenuta tra le persone che si amano.

Sull’amore il Papa evoca il drammaturgo uruguaiano Mario Benedetti «Le tue mani sono la mia carezza/i miei accordi quotidiani / ti amo perché le tue mani / si adoperano per la giustizia. // Se ti amo è perché sei / il mio amore la mia complice e tutto/ e per la strada fianco a fianco / siamo molto più di due». Mario Benedetti, `Te quiero”, in Poemas de otros.

In Colombia ha semplicemente ricordato le parole di Gabriel Garcia Marquez: “Né alluvioni, né pestilenze, carestie né cataclismi, e nemmeno le guerre eterne attraverso i secoli e secoli hanno ridotto il vantaggio persistente della vita sulla morte. Un vantaggio che cresce e accelera”.

In Cile ha riportato le parole della poetessa Gabriela Mistral: “l’anima del carattere cileno è vocazione ad essere, quella caparbia volontà di esistere”.  Ha Pablo Neruda lo ricordo durante l’omelia della Messa  in O’Higgins (Parco della capitale andina). “Le beatitudini nascono dal cuore misericordioso che non si stanca mai di aspettare”.

Le metafore della letteratura latinoamericana sono presenti nel descrivere  immagini  della evangelizzazione  “La  chiesa è un  ospedale di campo “, “La  chiesa  sempre viva, in movimento,  in uscita”, ”Il pastore che porta nella sua pelle l’odore delle pecore”.

Daniel Balditarra,Milano