Don Marinaldo Batista, membro della Compagnia di San Paolo, incardinato in Campo Mourão, sua diocesi d’origine, Parroco di Saint Elizabeth a Bristol, R.I., USA, 53 anni, è nato il 7 settembre 1967 ed è morto di COVID, intorno alle 15:00 ora italiana, Giovedì Santo, 1 aprile 2021. Don Batista è stato ordinato sacerdote della diocesi di Campo Mourão il 17 dicembre 1995. La sua parrocchia locale di Santo Antônio, in Brasile, ha annunciato la sepoltura avvenuta il Venerdì Santo nella tomba della sua famiglia, situata nella città di Mariluz, sua città natale, nello stato di Paranà, in Brasile.
La comunità parrocchiale di Santa Elisabetta di Bristol, RI, Stati Uniti, ha onorato padre Batista con una messa speciale alle 11 del mattino del 10 aprile 2021. La messa commemorativa è stata presieduta dal Rev. Adauto Alves, della Compagnia di San Paolo, e concelebrata da molti sacerdoti della diocesi di Providence, mentre il vescovo ausiliare Robert C. Evans ha onorato con la sua presenza l’assemblea riunita per la messa speciale. Nella sua omelia il Rev. Alves ha detto che Don Marinaldo era un uomo di Dio e il potere del suo ministero veniva dalla sua relazione personale con il Signore Gesù e la sua predicazione era un’estensione della sua vita di preghiera. Il Rev.do Ezio Antunes, della Compagnia San Paolo, nel suo discorso di addio ha detto che dovremmo vedere con fede la morte di Don Marinaldo, nostro amico e fratello, come parte del progetto e della benedizione di Dio per la comunità. Amava questa parrocchia, amava voi così tanto e voleva servirvi al meglio. Alcuni dei responsabili parrocchiali hanno sottolineato il suo impegno per grandi cose nella parrocchia e per la formazione dei bambini.
È stato scritto molto su Don Marinaldo sui social e anche su alcuni giornali locali, e così ho trovato e usato commenti e informazioni sulla sua vita utili a facilitarmi il compito che mi è stato chiesto, quello di scrivere questo Elogio, la prima volta per me. Data la tua ancora gagliarda giovinezza, e la tua bravura nello scrivere, avresti dovuto essere tu a scrivere su di me, a ruoli invertiti. Marinaldo, io ti leggevo sempre volentieri sulla rivista La Praça e sul Bollettino settimanale della parrocchia.
Ti sono riconoscente e sono grato allo Spirito del Signore che ci ha mossi per fare un pezzo di strada insieme. Ti ricordo gioviale e serio. Come me, eri anche tu un buongustaio, amavi i piatti gustosi e ben fatti. Diversamente da me amavi camminare e correre giornalmente, ti ammiravo, ma non t’invidiavo. In questo momento che mi accingo a scrivere, la memoria s’impone con bellissimi ricordi di te e con te, con i nostri parrocchiani di Saint Elizabeth e dei momenti con i nostri confratelli della Compagnia di San Paolo. Ti vantavi di avere sangue italiano… e sentivi anche ‘saudade’ (nostalgia forte) per l’Italia. Certo non così tanta ‘saudade’, come per il tuo Brasile e la tua devota famiglia cristiana. Spesso mi stupivi con la tua dedizione e il pensiero per la tua famiglia e tuo papà e mamma, ai quali, mi hai detto, “devo molto a loro”. Ti ricordo pieno di voglia e forza per essere prete e pastore. Amavi molto il Brasile, il tuo paese e la tua gente i Brasiliani. Hai amato molto anche la gente che il Signore ti ha dato nelle parrocchie in Canada e amavi spenderti come pastore, nel servizio sacerdotale ai parrocchiani di Saint Elizabeth, in Bristol, Rhode Island, negli Stati Uniti. Sapevi stare in alto e in basso. Eri molto preparato e qualificato. Eri un fratello, anche per me. Ti piaceva la liturgia e curavi molto le celebrazioni, chissà che bella la liturgia senza fine che ora celebri faccia a faccia col tuo e nostro Signore!! Il vescovo ausiliare di Providence, mons. Robert C. Evans, ha detto che possiamo piangere, ma non dovremmo dispiacerci per padre Marinaldo Batista, che ora ha completato il santo viaggio, per stare col Signore per sempre. “Dio Padre creò Don Marinaldo per essere un sacerdote, e nella festa del sacerdozio, il Giovedì Santo, fu chiamato alla casa del Padre… avendo così ora raggiunto la sua vocazione di vita”. Così ha continuato il vescovo Evans durante la messa a Saint Elizabeth la domenica di Pasqua, dove anche Don Marinaldo, nella comunione dei santi, era presente con il Signore Gesù e lo era anche attraverso una sua foto collocata nel presbitero, nella quale, Don Marinaldo, con le sue mani, alza l’ostensorio con il Santissimo Sacramento. Steven Contente, sindaco della città di Bristol, sulla pagina Facebook della parrocchia Saint Elizabeth, ha scritto: “Father Marinaldo era dedito al miglioramento della sua bellissima chiesa e si impegnava a fornire sostegno, speranza e guida attraverso la fede in Dio”, Fr. Zinno, della parrocchia confinante Madonna del Monte Carmelo, ha detto così: “Era un sacerdote meraviglioso ed è una triste perdita per la nostra città e per Saint Elizabeth”. Mr. John Rego, presidente del consiglio finanziario della chiesa di Saint Elizabeth, ha detto che Father Batista era benvoluto nella parrocchia e: “In breve tempo, ha imparato il nome di tutti. Si è davvero interessato ai suoi parrocchiani. Era una persona fantastica e ci mancherà molto.” Moltissimi parrocchiani hanno scritto il loro elogio e moltissimi le loro preghiere per lui. Don Marinaldo Batista, sacerdote-membro della Compagnia di San Paolo, è stato inviato dai Superiori a ministrare alla comunità bi-lingue, inglese e portoghese, di Saint Elizabeth a Bristol, diocesi di Providence. Marinaldo Batista, CSP, è stato insediato come parroco di Saint Elizabeth nella messa della veglia del sabato 21 luglio 2018 dal vescovo ausiliare Robert C. Evans, che ha presieduto la messa con a fianco anche altri sacerdoti concelebranti della della CSP, il Rev. Luciano Mainini, Superiore Generale della Compagnia, il Rev. Adauto Alves e il Rev. Ezio Antunes.
Don Batista, è un membro della Compagnia di San Paolo. La Compagnia, fondata nel 1921 nella Diocesi di Milano in Italia, è un Istituto secolare di consacrati laici e preti che si dedicano all’evangelizzazione cristiana sul modello di San Paolo. In precedenza aveva servito, sempre come pastore, le comunità cattoliche di lingua portoghese in Canada.
In Brasile, ha lavorato in parrocchia e nel Seminario maggiore di Nossa Senhora de Guadalupe in Campo Mourão prima di andare a studiare a Roma per il suo master in filosofia e teologia. Nel 2005, va in Canada per servire la parrocchia di Nossa Senhora de Fatima, una comunità di lingua portoghese nell’arcidiocesi di Edmonton. Resta lì fino al 2013, poi è tornato in Brasile, nominato amministratore di una parrocchia a Campo Mourão. Don Batista è tornato in Canada nel 2014, a fare il parroco a Victoria. Lì, è entrato a far parte della Compagnia di San Paolo, il nostro Istituto secolare, per laici e sacerdoti, anche se ha mantenuto la sua incardinazione presso la diocesi di Campo Mourão.
Don Batista si era recato in Brasile all’inizio di quest’anno per celebrare il 25 ° anniversario della sua ordinazione sacerdotale e per visitare i suoi anziani genitori, entrambi 86enni, che da tempo desideravano vederlo. Mentre era in Brasile, i genitori e un suo fratello furono ricoverati in terapia intensiva. Alla fine di febbraio, padre Batista aveva postato un video molto accorato su Facebook, chiedendo preghiere per i suoi cari. Entrambi i genitori sono morti a causa di complicazioni della malattia il mese di marzo scorso. Il fratello si è salvato.Lo stesso padre Batista è stato ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al nuovo coronavirus all’inizio di marzo. E il 9 marzo fu messo nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Casa di Campo Mourão. Mio fratello e confratello, Don Marinaldo, su whatsapp tu, per l’ultima volta, hai concluso la mia preghiera, proprio quel giorno, il 9 marzo, il giorno che ti hanno messo in terapia intensiva.
Alla mia preghiera in Portoghese:
“P. Marinaldo, Que o Espírito lhe dê consolo e cura. Esteja certo de que tantas pessoas estão orando por você, todos os confrades e membros da CSP, e todos os nossos muitos paroquianos: em nossa paróquia de st. Elizabeth, todos orando por você e sua família. Nossa Senhora, Santa Maria, ora por você também!!um grande abraço“Tu, Don Fr. Marinaldo Batista, hai risposto
[9/3, 09:23]: “Amém“